Sistema parquet: le essenze
Come detto in precedenti articoli il parquet è parte di un sistema. Se tutti sappiamo che è un prodotto della lavorazione del legname, non tutti sanno che tale si può definire quando la tavola è composta: o da legno massiccio il cui spessore può variare da 10 a 22mm. Oppure, se derivato dall’assemblaggio di elementi sovrapposti di legno, la parte nobile superficiale deve avere uno spessore minimo di mm 2,5 (secondo le normative europee).
La parte nobile
Quindi il legno massello, o la parte nobile utilizzata, caratterizzano il nostro parquet. Le considerazioni utili, per quanto ci riguarda, fanno essenzialmente riferimento all’aspetto estetico e al punto di equilibrio. Se per il primo possiamo tranquillamente affidarci al nostro gusto estetico per il secondo è bene affidarsi invece ad un professionista. Dovrà cioè indicarci quale specie legnosa sia più adatta ai nostri ambienti. Infatti legni diversi avranno comportamenti diversi, anche notevoli, al modificarsi delle condizioni ambientali con riferimento al carico di umidità. Così come anche lavorazioni diverse daranno maggiori garanzie di stabilità dimensionale. Riscaldamento o raffrescamento a pavimento, zona bagno o cucina, interno o outdoor, per ogni ambiente ed uso vi assicuriamo che esiste il parquet adatto. Leggete anche la sezione FAQ.
Alcune caratteristiche tecniche
- la pesantezza del legno o massa volumica al 12% di umidità (kg/mc); legni entro il limite di 500 sono considerati “leggeri”; oltre 951 sono invece “pesantissimi”.
- il ritiro volumetrico: si intende la variazione di volume indotta dalla cessione di umidità (tale valore è indicato con una percentuale) e la stabilità dimensionale espressa in percentuale fa riferimento alla capacità del legno di mantenere le dimensioni (soprattutto lunghezza e larghezza) quando esposto a condizioni critiche di temperatura e umidità.
- La durezza, chi si avvicina a questa scelta di pavimentazione spesso compie l’errore di ritenerlo un parametro importante sbagliando, a nostro avviso, l’approccio. Nessun legno ha la resistenza all’urto o al taglio di una piastrella, ma nessuna piastrella potrà mai essere rilevigata o ripristinata con una semplice manutenzione, come nel caso del trattamento ad olio. Si misura in kg per millimetro quadrato ed è un indice della resistenza alla penetrazione. Una durezza sulla scala Brinnel >4,1 viene definita come “elevata”. L’olivo è il più resistente mentre l’iroko tra i pavimenti più usati è alla base della scala. Da ricordare bene che l’olivo ha reazioni schizofreniche all’umidità, l’iroko è adatto ad essere posato in esterni.
- La durabilità; questo parametro è invece molto più importante ed indica la capacità che il legno ha di resistere alla degradazione causata da funghi e altri microrganismi; il valore è espresso in termini percentuali.
Le essenze più diffuse
In questo ambito il gusto personale e/o la compatibilità con lo stile e l’arredamento della propria abitazione hanno ovviamente la predominanza ed hanno visto affermarsi alcune specie legnose a scapito di altre. Fino a qualche anno fa i toni delle varie specie venivano solo esaltati dal trattamento superficiale. Uno o più passaggi di finitura esaltavano fibre e colori dell’essenza lasciandoci la sola scelta su finiture più o meno lucide. Ecco allora che gli amanti dei toni chiari si avvicinavano al chiarissimo Acero,
Parquet in Acero 
L’ Acero ha una durezza media e un buon comportamento all’urto di colore chiaro ha una tessitura fine e fibre ravvicinate. Utilizzato per l’intarsio si presta ad essere tinteggiato o verniciato. Il comportamento al caalore ed all’umidità non ne fanno un legno indicato in caso di riscaldamento a pavimento.
Parquet in Faggio 
Legno di media durezza, con un fibra regolare e dritta molto fine. Di tonalità chiara. Per Faggio evaporato si intende una lavorazione industriale del legno che ne migliora la durabilità. Anche in questo caso ne è sconsigliato l’uso su massetti radianti o ambienti sottoposti a presenze di umidità quali i bagni.
L’Afrormosia (o Afromosia) 
Legno pregiato proveniente dall’Africa occidentale. Duro e dalla elegante tessitura ha una tonalità brunastra. Il processo di ossidazione(variazione della tonalità con l’esposizione alla luce) che lo porta scurire notevolmente fino a raggiungere una tonalità bruno intensa con sfumature brillanti. Presente eccellenti qualità di resistenze, durabilità ed stabilità. Adatto ad essere installato in ambienti bagno o cucina e su massetti riscaldati.
Doussiè 
Iroko 
L’Iroko, noto anche come Kambala, è un legno proveniente dall’Africa Tropicale. Dai toni bruno dorati può essere confuso con il Teak o alcune partite di Afromosia chiaro e subisce un forte effetto di ossidazione. Molto stabile è adatto per l´uso anche in ambienti umidi. molto buona la sua durabilità non presenta una particolare durezza agli urti.
Teak 
Wengè 
Facilmente riconoscibile per le sue tonalità molto scure tendenti al nero è particolarmente apprezzato per soluzioni di arredamento decise, dove il pavimento gioca un ruolo importante. Proveniente dall’Africa tropicale presenta un’alta durezza ed è indicato anche nei casi di alto calpestio. Ottima durabilità e qualità estetiche fuori discussione lo rendono adatto per ambienti moderni e con forte carattere.
Rovere 
Ampiamente utilizzato nelle più belle corti europee arricchisce da secoli i palazzi che hanno fatto la nostra storia. materiale sempre attuale si distingue sia per le sue qualità fisico meccaniche come per la sua lavorabilità. Buona durezza, stabilità e durabilità ne fanno un materiale utilizzato negli ambienti più disparati. Può tranquillamente essere utilizzato su massetti radianti, in bagno o in cucina. Complice la bellezza della sua fibra si presta poi ad essere finito con diverse tecniche. Finiture oliate, verniciate, decapate, spazzolate, sbiancate….così come le dimensioni delle tavole possono veramente coprire le esigenze di tutti gli ambienti ed arredamenti.
Per un approfondimento di questo splendido materiale visita la nostra sezione dedicata al rovere ed alle sue finiture on demand