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Sistema parquet: la lavorazione. Tradizionale o prefinito

Sistema parquet: la lavorazione. Tradizionale o prefinito è il secondo passo che ci porterà a conoscere il complesso mondo di questa nobile pavimentazione. Se non avete preso visione di Sistema parquet: le essenze nel parquet, il primo passo vi consigliamo di cliccare il link prima di proseguire. Con questo contributo cercheremo di farvi capire perchè sul mercato sono presenti tanti prezzi diversi per quello che sembra, apparentemente, lo stesso materiale. Qualità delle lavorazioni, dei processi produttivi, selezione dei materiali, tempi delle lavorazioni non sono facilmente riconoscibili, ma naturalmente incidono sulla qualità ed ovviamente sul costo finale. Seguiteci attentamente e non ve ne pentirete.

La lavorazione

Come già sapete la definizione PARQUET può essere attribuita solo ed esclusivamente ad elementi ricavati dalla lavorazione del legno. Si possono verificare questi due casi:

– tavole completamente in legno massello definito tradizionale

– tavole ottenute dalla sovrapposizione di più strati di materiale la cui parte nobile sia in essenza e di almeno 2,5mm, cosiddetto Prefinito

Sistema parquet: la lavorazione. Tradizionale o prefinito

Le norme che regolano i parquet sono:

UNI EN 13489 – Parquet prefinito multistrato

UNI EN 13227 – Parquet massiccio senza incastro

UNI EN 13226 – Parquet massiccio con incastro

La qualità dell’incollaggio tra i vari strati del parquet multistrato è certificato dalla norma * UNI EN 314-1:2005 . I prodotti dotati di tale garanzia sono da considerarsi di qualità superiore.

Sistema parquet: Taglio.

Dopo essere stato abbattuto l’albero verrà privato della corteccia e dei rami e si procederà al taglio. Necessario per ridurre il tronco in assi, il taglio può essere di due tipi. Il taglio tangenziale e quello radiale.Il primo massimizza la produzione permettendo di utilizzare interamente il legno e si riconosce dalle venature molto larghe. Il taglio radiale comporta una maggiore lavorazione di materiale ed è più difficile da eseguire, ma garantisce anche tavole di migliore qualità. Riconoscibili per la fitta venatura, più resistenti alle sollecitazioni e al passare del tempo. Durante il taglio possono emergere i nodi cioè il punto dell’albero in cui si trovava un ramo. Un tempo considerati difetto estetico, ultimamente sono stati rivalutati, soprattutto grazie alle tecniche di finitura antichizzante. Una volta effettuato il taglio, potremo distinguere tre tipologie di prodotto con diverse qualità estetiche e fisico meccaniche.

Rigatino: le linee sono parallele e a seconda dell’essenze molto fitte.

Fiammato: con venature che si allargano e seguono una forma simile ad una fiamma.

Semifiammato: venature con andamento semicircolare, l’insieme di due a specchio può formare un fiammato.

Sistema parquet : Umidità e stagionatura.

Il legno ridotto in tavole risulta essere ancora allo stato grezzo e presenta un’ umidità relativa che nel legno fresco si aggira intorno al 40-50%. La stagionatura è un procedimento che permette la dispersione dell’umidità del legno in modo da raggiungere una dimensione di equilibrio. Come già detto si tratta di un materiale igroscopico, sensibile cioè all’acqua. La stagionatura ridurrà le dimensioni delle tavole in misura del 3/5% in direzione radiale e del 6/10% in direzione tangenziale. Questa lavorazione è essenziale perchè se avviene in camere a controllo e nei dovuti tempi avremo la garanzia di un prodotto stabile e duraturo nel tempo. Evitando che lo scambio con l’umidità ambientale causi il rigonfiamento o il restringimento del nostro amato parquet. Solo le aziende certificate sono in grado di garantire questi processi.

Sistema parquet: parquet tradizionale o parquet multistrato.

Dopo il processo di stagionatura, molto variabile in base alle metodologie della stagionatura, il legno è pronto per essere rifinito e lavorato e per trovare posto nelle nostre case.

Negli ultimi 15 anni il parquet multistrato ha preso il posto del parquet tradizionale in legno massello, aggiudicandosi oltre l’80% del mercato dei pavimenti in legno.

Le motivazioni sono dettate da molteplici fattori. Innanzitutto perchè il multistrato si presenta già finito, per questo è conosciuto col termine di PREFINITO. Cioè le tavole si presentano con la loro finitura estetica già definita e quindi meglio comprensibili al gusto. Anche per la distribuzione vengono risolti molti dei problemi legati ad una qualità della manodopera sempre più bassa. La comparsa di cicli di finitura sempre più a basso prezzo ha causato poi innumerevoli contestazioni. Perchè ripetiamo… col parquet non si scherza. E chi sbaglia, paga.

il Tradizionale

sistema-parquet-lavorazione-tradizionale

Le tavole sono costituite interamente da legno ricavato da un’unica specie legnosa. In particolare si definisce massello la porzione ricavata dalle parti interne del fusto, che a differenza dell’alburno(considerato difetto del parquet), cioè la parte esterna, risultano più mature e con qualità fisico meccaniche atte alle nostre lavorazioni. La prima fase per realizzare un parquet d’eccellenza è ovviamente un’accurata scelta del legname, in ottemperanza alla più recente normativa UE 995/2010 “LEGNO LEGALE”.

sistema parquet sezione del tronco

 

Il parquet in legno massello è composto unicamente da uno strato di legno massiccio (in generale dai 10 ai 22 mm, in funzione della larghezza e lunghezza delle tavole). La caratteristica principale è rappresentata dal fatto che la superficie può essere levigata più volte. Ma questo non deve trarre in inganno perchè dovrà esserci sempre uno spessore minimo che consenta la stabilità della tavola. Non dovrà quindi essere motivo importante per la vostra scelta, in quanto nel prefinito questa funzione è assolta dal “supporto”. A seconda delle dimensioni delle tavole avremo la seguente tipologia.

     sistema parquet tradizionale lamparquet     LAMPARQUET: Spessore: mm 10, lunghezza mm200/300; larghezza mm 50/60 (da incollare con colla                                    monocomponente).

 

sistema parquet tradizionale listello               LISTONCINO:    Spessore: mm 14 Lunghezza mm 300/500 Larghezza mm 65/85  (da incollaggio)     

                                                       LISTONCINO con incastro: Spessore: mm 15 Lunghezza mm 500/1000 Larghezza mm 70/100 (da                                                                                                                                                                                                                incollaggio con collante bicomponente).

 

sistema parquet tradizionale listone   MAXILISTONE Spessore: mm 22 (ad incastro) Lunghezza mm 800/2000 Larghezza mm 100/140 (da                                                                              inchiodare).

               sistema parquet tradizionale industriale

  INDUSTRIALE Spessore lamella: mm 20/22/24 Lunghezza lamella mm 120/300 (da incollaggio con                               collante bicomponente).

Tempi di lavorazione del parquet tradizionale.

Il parquet massello ha un ciclo di lavorazione piuttosto lungo. Una volta incollato al massetto andrà sgrossato per ottenere una prima planarità. Successivamente si procede alla stuccatura dove si chiuderanno i pori e si preparerà la superficie alla fase di finitura. Questa nelle migliori lavorazioni avviene in più mani. Tipicamente viene fatta con l’uso di vernici ma si possono scegliere anche finiture ad olio o a cera (vedi gli articoli dedicati). Manualità, scelta del ciclo, uso di materie di qualità sono parte integrante del risultato Parquet. Rimandandone al successivo approfondimento la disquisizione basti qui avere conoscenza che l’intero ciclo può arrivare ai 30 giorni. Per brevi approfondimenti rimandiamo alla sezione FAQ

Parquet multistrato o Prefinito

 

Il multistrato è una tavola composta da due o tre strati che vengono incollati insieme per formare un’uSistema parquet: la lavorazione. Tradizionale o prefinito schemanica tavola. Si distinguono un supporto ed una parte nobile in essenza. Il supporto può essere a sua volta diviso in due parti. Una base, in legno di conifera o di betulla, più pregiata e, nei casi di prefiniti a tre strati quello intermedio, detto di bilanciatura, può essere ancora in legno o in multistrato.

Lo strato superiore, detto strato nobile, ha uno spessore che generalmente va dai 2,4 ai 4 mm. Composto da essenze pregiate con alta resistenza all’usura è lo strato che caratterizza il nostro parquet per quanto riguarda le sue qualità estetiche.

Lo strato superficiale può essere commercializzato grezzo e quindi si parlerà di prelevigato.  Oppure potrà avere una finitura superficiale definitiva, in questo caso si parla più propriamente di prefinito. 

Qualità e tipologia delle lavorazioni, dei prodotti utilizzati, le certificazioni e tutto quanto qualifica un parquet viene trattato nella sezione dedicata.

Ai fini di questo approfondimento basti qui osservare le seguenti caratteristiche.

Stabilità del prefinito

Uno dei principali vantaggi del parquet multistrato rispetto al parquet tradizionale è la sua stabilità. A causa di normali variazioni di temperatura e umidità ambientale, le tavole del pavimento sono sottoposte a movimento che può causare fessurazioni ed “imbarcamenti”. Queste variazioni dimensionali vengono assorbite meglio dal prefinito in quanto i diversi strati, chiamati cartelle, sono stati studiati proprio per questo scopo agendo come controbilanciante delle forze agenti.

Tavole di grande formato, il flottante sistema parquet prefinito parquet flottante

Grazie a questa lavorazione il prefinito rende possibile la produzione di tavole di grande formato con garanzie di stabilità impensabili nella versione tradizionale a parità di costi, di metodologia e di velocità di esecuzione. Infatti questi tavolati possono essere posati addirittura appoggiati su un materassino(detta posa flottante). Mentre per medesime dimensioni col massello dovremmo ricorrere all’inchiodatura su magatelli.

 

Rispetto dell’ambiente.

Come evidenziato, nella costruzione del parquet multistrato i legni pregiati vengono utilizzati solo per realizzare lo strato di legno nobile. Per gli strati inferiori, che sono solamente strutturali, si utilizzano specie legnose a rapida crescita. In Europa ed in generale per i prodotti a marchio CE vengono poi rispettate le più rigide norme in merito all’utilizzo di legname proveniente da foreste controllate. Sottoposte a severi criteri di controllo e rimboschimento programmato rispettano il naturale ciclo biologico. Per questo che rispetto al parquet tradizionale, il pavimento in multistrato rappresenta la migliore soluzione per la salvaguardia delle foreste e l’ottimizzazione nell’utilizzo delle materie prime.

 

Per i processi di finitura vi rimandiamo all’approfondimento dedicato Sistema Parquet: finitura e posa qualificata.

 

 

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